Il mondo dell’energia in Italia sta vivendo un cambiamento profondo, e i condomìni sono uno dei luoghi dove questa trasformazione prende forma in modo concreto. Il motivo è semplice: più del 50% degli italiani vive in condominio (dati Censis), e la gestione dei costi energetici è da sempre una delle voci più discusse in assemblea.
In questo scenario, i nuovi strumenti messi a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) diventano fondamentali per aiutare amministratori e condòmini a orientarsi e a trasformare la spesa in opportunità.
Dal vecchio Scambio sul Posto al Ritiro Dedicato
Per anni i condomìni con impianti fotovoltaici hanno potuto contare sullo Scambio sul Posto (SSP): un meccanismo che compensava, con un conguaglio in bolletta, l’energia prodotta e immessa in rete rispetto a quella consumata.
Dal 1° gennaio 2025, però, lo SSP non è più attivo per i nuovi impianti. Il nuovo riferimento diventa il Ritiro Dedicato (RID), attivo già dal 2008, ma che oggi assume un ruolo centrale.
Come funziona il Ritiro Dedicato
Il meccanismo è semplice:
- il condominio immette in rete l’energia che non consuma direttamente,
- il GSE la ritira e la rivende sul mercato,
- riconosce al condominio un corrispettivo economico per ogni kWh ceduto.
I vantaggi?
- Unico interlocutore (il GSE), quindi niente ricerca di acquirenti.
- Entrate stabili e trasparenti, con pagamenti regolari.
- Possibilità di scegliere i Prezzi Minimi Garantiti (PMG) definiti da ARERA, che proteggono dagli sbalzi del mercato.
RID o SSP: cosa cambia davvero
La differenza più grande tra RID e SSP sta nel modo in cui i benefici si concretizzano:
- con lo SSP il condominio riceveva un rimborso in bolletta,
- con il RID il condominio riceve un pagamento diretto per ogni kWh immesso.
Dal punto di vista dell’amministratore, questo significa poter gestire con maggiore semplicità la contabilità condominiale e avere entrate più prevedibili.
Case history GSE: il gruppo di Autoconsumatori in condominio
Accanto al RID, si sta diffondendo un modello intermedio che il GSE ha normato: i Gruppi di Autoconsumatori di Condominio.
Un esempio concreto raccontato dal GSE riguarda un palazzo in provincia di Milano, dove i condòmini Mario Bianchi e Claudio hanno deciso di creare un gruppo di autoconsumo.
“La scelta di creare un Gruppo di Autoconsumo si è rivelata due volte buona. Per me e per il territorio.” — Mario Bianchi, condòmino, fonte: GSE
Grazie a un impianto fotovoltaico da 36 kW, con una produzione annua di circa 48.000 kWh, ben 18 famiglie hanno condiviso energia non solo per i consumi comuni (ascensore, luci, centrale termica), ma anche per i consumi domestici privati.
Benefici tangibili: numeri alla mano
L’esperienza del gruppo di Autoconsumatori mette in evidenza tre tipi di benefici:
Socio-economici
- Rafforza la collaborazione tra condòmini, spesso messa a dura prova dalle spese comuni.
- Permette di accedere agli incentivi GSE e a un ulteriore ricavo dalla vendita di energia.
- L’investimento iniziale si recupera in circa 8 anni, con un rendimento stimato del 9%.
- Ogni abitazione ha sostenuto un esborso medio iniziale di circa 2.435 €, a fronte di un guadagno netto in 25 anni di oltre 2.650 €.
Ambientali
- Per ogni kW installato si evitano circa 784 kg di CO₂ all’anno.
- L’energia prodotta e consumata localmente riduce le perdite di rete e migliora l’efficienza complessiva del sistema elettrico.
Gestionali
- Maggiore chiarezza contabile per l’amministratore.
- Riduzione dei conflitti in assemblea, grazie a un modello condiviso e trasparente.
RID, Autoconsumo o CER?
Per orientarsi tra i diversi modelli, può essere utile una sintesi:
Oltre il condominio: il futuro energetico delle comunità
I gruppi di Autoconsumatori rappresentano il passo intermedio naturale verso le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Per gli amministratori significa assumere un ruolo ancora più strategico: non solo gestire bollette e fornitori, ma guidare i condomìni nella transizione energetica, trasformandoli in protagonisti della sostenibilità.
Il fotovoltaico condominiale, con il passaggio al Ritiro Dedicato e la diffusione dei Gruppi di Autoconsumatori, entra in una fase nuova: più chiara, più regolata, più trasparente. Per gli amministratori rappresenta un’opportunità concreta di semplificare la gestione, ridurre i conflitti e portare valore aggiunto ai propri condomìni.
Perché il futuro dell’energia non si decide solo nelle grandi centrali, ma anche nei tetti dei nostri palazzi e noi di Anyway Green, partner E.ON Italia, siamo, come sempre, al vostro fianco: contattaci per saperne di più.
(Fonti: GSE – Gruppo di Autoconsumatori di Condominio, ARERA, Censis)