In un mondo in cui parlare di sostenibilità è diventata una necessità, l’acqua – bene primario per definizione – resta spesso fuori dai radar delle politiche condominiali. Eppure, basta osservare i numeri: in Italia il consumo medio pro capite supera i 220 litri al giorno, tra i più alti in Europa, e il 42% dell’acqua prelevata viene dispersa a causa di infrastrutture obsolete (fonte: ISTAT 2023).

Allora perché nei condomìni si continua, troppo spesso, a ripartire i costi idrici secondo i millesimi o il numero di occupanti, ignorando il consumo reale? È una pratica non solo inefficiente, ma anche iniqua. E che, nel tempo, rischia di diventare insostenibile.

Contatori individuali: trasparenza, responsabilità e risparmio

Introdurre la contabilizzazione dell’acqua significa dotare ogni unità abitativa di strumenti di misurazione che permettano a ciascun condomino di pagare in base a quanto realmente consuma. Ma non solo. Significa anche:

  • responsabilizzare le persone sul proprio utilizzo quotidiano dell’acqua;
  • prevenire perdite e malfunzionamenti grazie a sistemi intelligenti;
  • abbassare i consumi complessivi, con un beneficio concreto per il portafoglio e per l’ambiente.

L’adozione di sistemi di lettura da remoto permette inoltre una gestione più agile, con dati sempre disponibili, riduzione degli errori di lettura e possibilità di intervento tempestivo in caso di anomalie.

Il quadro normativo: obblighi chiari, opportunità concrete

A livello legislativo, il D.Lgs. 73/2020 recepisce la Direttiva Europea 2018/2002/UE e impone l’installazione, ove tecnicamente possibile, di sistemi di contabilizzazione dell’acqua sanitaria – calda e fredda – leggibili da remoto entro il 1° gennaio 2027.

Gli amministratori di condominio sono chiamati a:

  • verificare lo stato degli impianti;
  • aggiornare i condòmini sulla normativa;
  • proporre soluzioni tecnologiche adeguate;
  • gestire il passaggio con competenza e visione a lungo termine.

La mancata conformità può comportare non solo sanzioni, ma anche contenziosi tra i condòmini, minando la serenità e la trasparenza nella gestione condominiale.

La sostenibilità comincia dalle scelte quotidiane

Installare contatori individuali non è (solo) un adempimento normativo: è un atto concreto di responsabilità ambientale e sociale. In un condominio, infatti, ogni piccolo cambiamento può generare un impatto collettivo significativo.

Ed è proprio nei contesti collettivi che la sostenibilità trova il suo terreno ideale: dove non basta il gesto del singolo, ma serve la scelta condivisa, la visione comune, l’azione strutturata.

Ogni scelta conta. Ogni goccia conta. Anche quella che possiamo – e dobbiamo – non sprecare.